ITRIA rappresenta un unicum a livello internazionale sperimentando per la prima volta l'accessibilità universale insieme al multiculturalismo ed al dialogo interreligioso nella realizzazione di un prodotto turistico-culturale capace di raccontare le contaminazioni fra la cultura e la religione cristiana, islamica ed ebraica attraverso le tracce e la memoria dello sterminato patrimonio culturale materiale ed immateriale presente praticamente in tutte le realtà territoriali del Paese. Il futuro turista/pellegrino potrà così vivere un'esperienza interreligiosa straordinaria ed attraverso l'accessibilità universale sperimentare nuove modalità di fruizione dei Beni culturali che non saranno solo i monumenti ed i siti archeologici ma rappresenteranno in un territorio tutti quegli elementi aventi valore di civiltà ed in grado di stimolare e soddisfare bisogni, interessi e desideri. Saranno perciò individuati come elementi di interesse turistico-culturale: beni artistici, archeologici, ambientali, paesaggistici, etnoantropologici, enogastronomici, luoghi di fede, fatti e personaggi storico-letterari, siti ed aspetti connessi all'identità locale, produzioni ed eventi anche perduti e da recuperare, attività di svago e tempo libero purchè fortemente connesse al contesto territoriale. Saranno tali risorse del patrimonio locale, che in un'ottica di successiva scoperta e proposta, andranno “ animate “ ed organizzate per consentirne una fruizione comoda e gradevole per chiunque in “ itinerari “tesi a collegare aree, punti, percorsi che possano integrare valenze religiose, culturali ed ambientali, incrementando e moltiplicando le potenzialità turistiche dei nostri territori. Il territorio italiano diventerà un vero e proprio laboratorio interdisciplinare e partecipato per sperimentare tutte le azioni previste dal progetto acquisendo anche una grande visibilità sul piano internazionale. Il prodotto turistico culturale che stiamo realizzando è molto innovativo e rappresenta anche uno strumento di educazione alle diversità ed alla pace oltre ad essere capace di promuovere internazionalizzazione e destagionalizzazione strutturali. Il progetto prevede il coinvolgimento dell’intero territorio nazionale e consentirà al nostro Paese di proporsi come l’unica realtà in ambito internazionale a proporre un prodotto turistico-culturale caratterizzato da accessibilità universale, interreligiosità ed interculturalità capace di rispondere pienamente ai bisogni ed ai desideri di tutti i turisti indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, sensoriali, anagrafiche, religiose, culturali e linguistiche. La metodologia del progetto prevede la partecipazione consapevole ed attiva da parte delle comunità locali attraverso strumenti capaci di coinvolgere persone di ogni età. Le evidenti ricadute sul piano economico riguarderanno quindi tutte le attività ed i servizi presenti nelle filiere del turismo e della cultura ed offriranno anche grandi opportunità alle imprese della filiera agro-alimentare, del terziario, dell’artigianato, etc di aprirsi ai mercati dei paesi islamici ed ebraici attraverso le certificazioni religiose Halal e Kosher. Altre opportunità sono legate alla creazione, attraverso una formazione specifica, di tutte le figure che dovranno animare e gestire gli itinerari turistico-religiosi interculturali ed accessibili.