GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE A ROMA
21 Settembre 2020
Nella giornata internazionale della Pace il 21 Settembre 2020 a Roma si inaugura il Villaggio della Pace con diversi eventi: Marcia della Pace, workshop e webinar accessibili anche online.Gli eventi, anche in lingua inglese, coinvolgono ragazzi da tutto il mondo!
Dresscode della giornata: Indossa una T-shirt a tinta unita con uno dei colori dell'arcobaleno.
Il Villaggio della Pace ti dà appuntamento a Roma nei giorni 19-20-21 Marzo 2021!
Seguici su Facebook il 21 settembre è solo l’inizio!
Flashmob della Pace
In occasione della nascita del Villaggio della Pace avevamo previsto una marcia della pace a Roma. A causa del COVID-19 marceremo il prossimo anno!
Quest'anno abbiamo organizzato il Flash Mob della Pace.
Per partecipare:
Indossa una t-shirt colorata.
Alle 18:30 libera un palloncino colorato al cielo oppure legalo alla finestra.
Manda una foto oppure un video tramite il form nella pagina cittadini oppure alla pagina Facebook del Villaggio della Pace o taggaci su Facebook e/o Instagram.
Un momento per conoscerci
Un momento di condivisione e di conoscenza tra i partecipanti e con chi semplicemente è di passaggio al Villaggio della Pace.
Ognuno ha delle esigenze ma attraverso la conoscenza si comprende che alcune sono comuni: emozioni, fragilità, impressioni, strazi, malumori oppure esultanze o la resilienza sono sentimenti che ci accomunano e la compartecipazione modella una comunità coesa e solidale. Uno spazio che esprime uno dei valori del Villaggio della Pace e che grazie anche alla tecnologia prova a mettere insieme un comunanza di opinioni e vite da tutto il mondo.
Il 21 settembre la plenaria pomeridiana è dedicata al panel internazionale in inglese.
A marzo il confronto sarà anche internazionale con tavoli in lingua inglese.
A ben vederci!
«La pace è una scelta. Impariamo ad agire insieme»
«Peace is a choice. Let’s learn to act together»
«La paix est un choix. Apprenons à agir ensemble»
Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio Roma VIII è un attivista e politico italiano. Nato a Roma, è cresciuto nel quartiere della Garbatella in cui ha frequentato le scuole d’ogni ordine. Ha frequentato il Liceo Classico Statale Socrate, dove ha iniziato la militanza politica. Protagonista delle mobilitazioni contro la riforma scolastica della Moratti ha partecipato al movimento dell’Onda universitaria. L’impegno da educatore di strada nei diversi percorsi per declinare materialmente il tema del diritto allo studio è l’elemento distintivo della sua formazione politica. Presso il centro sociale La Strada di Roma ha fondato il progetto della Scuola Popolare Piero Bruno, oggi diventata un modello di contrasto alla dispersione scolastica diffuso anche in altri quartieri romani. Da gennaio 2020 Portavoce del Movimento Politico Civico e di Sinistra "Liberare Roma".
Paula Marques, Assessora alle politiche abitative e di sviluppo locale del Comune di Lisbona. Nata a Porto è laureata in Giurisprudenza e Scienze dello Spettacolo ha lavorato come attrice e produttrice teatrale e cinematografica. Nel 2006 ha preso attivamente parte alla lotta politica per l'articolo 65 al diritto alla casa ed ha ricoperto vari ruoli nell'amministrazione di Lisbona. Dal 2013 è assessore alle politiche abitative e di sviluppo locale del Comune di Lisbona.
Asadi Shams, Human Rights Commissioner and the head of the Human Rights Office of the City of Vienna (since September 2015) The Human Rights Office is a part of the City Administration and acts as a connecting link between the different departments of the city and different organizations. With subjects; security policies from the perspective of human rights, rights of the child and combating of human trafficking organizes the office on a regularly basis meetings with its counterparts in the aforementioned institutions to develop new concept for projects to promote human rights and social development. The office facilitates participation of and dialogue and cooperation between NGOs, governmental organizations and civil society, both on a local and an international level to implement the City Council’s declaration “Vienna, a City of Human Rights” and to guide the further development of the Human Rights Culture in Vienna.
Tony Nader, M.D., is a medical doctor trained at Massachusetts Institute of Technology (Ph.D. in neuroscience) and Harvard University, and a globally recognized Vedic scholar. As Maharishi Mahesh Yogi’s successor, Dr Nader is head of the international Transcendental Meditation® organizations in over 100 countries. From the Americas to Asia, from Europe to Africa, Dr Nader guides the Transcendental Meditation program and its advanced practices, and the practical applications of this technology in all areas of national life – education, health, business, defense, agriculture, and more.
Economia Circolare: sviluppo sociale
21 Settembre 2020 ore 10:30 @Villaggio della pace
Promozione di dialoghi sulla pace e diritti umani ai giovani.
La tavola rotonda tratta la stretta connessione tra l’economia e lo sviluppo sociale, e analizza come l’integrazione contribuisce al miglioramento dello sviluppo umano e lavorativo. Dialogo e confronto sono sinonimi di accoglienza e portano all’accrescimento della società stessa.
Temi trattati: impatto ambientale, l’influenza economica sul piano internazionale, i giovani, diritti umani ed integrazione.
Temi trattati: impatto ambientale, l’influenza economica sul piano internazionale, i giovani, diritti umani ed integrazione.
Partecipanti: Il moderatore del workshop è Paolo Conti, noto giornalista del Corriere della Sera dal 1980. Gli ospiti sono Annamaria Aisha Tiozzo, fondatrice del centro di certificazione halal italiano WHAD (World Halal Development), e Marco Crescenzi, fondatore e presidente di Social Change School, che scrive per il Fatto Quotidiano e l’Huffington Post.
Nell’ampia discussione tenutasi nelle stanze dell’ex cartiera latina, gli ospiti analizzano lo stretto collegamento fra l’inclusione e sviluppo sociale e l’economia. I temi trattati sono vari, primo fra tutti è l’impatto che lo sviluppo economico ha sull’ambiente. Entrambi i relatori si trovano d’accordo che sia fondamentale ridurre l’impatto ambientale e creare uno sviluppo più “umano”. Annamaria Aisha Tiozzo approfondisce il tema dell’Islam come religione verde, la quale circoscrive che un’azienda debba possedere una forte eticità, dalla ricerca delle risorse fino al prodotto finale .
Il secondo tema che vien fuori dalle domande del moderatore Paolo Conti è l’influenza che l’economia circolare può avere nell’ambito delle relazioni internazionali, la quale non solo può modificare la sfera finanziaria ma può anche creare network internazionali, soprattutto nel contesto Europeo. Fra il pubblico, circa cinque ragazzi, c’è anche una rappresentante della rivista studentesca Scomodo, la quale pone una domanda su chi debbano essere i protagonisti di un dialogo sulle politiche climatiche.Un altro intervento, posto da un ragazzo del Gambia, apre il tema dei giovani, fra diritti umani e sfruttamento. La risposta dei relatori all’intervento approfondisce l’importanza di ricreare una comunità, in cui i giovani siano supportati ed integrati, in cui le risorse, anche quelle culturali, vengano valorizzate cosicché l’economia civile e l’economia verde possano andare di pari passo. Per far ciò Crescenzi sottolinea il peso significativo del pensiero culturale e il bisogno di intervenire all’interno delle scuole e delle università.Il workshop si chiude con un invito a ripensare il consumatore come ad un cittadino e ad un impresario “verde”, il quale faccia parte di una comunità in cui la ricchezza sia distribuita.
Franco Balzi sindaco di Santorso. Nel territorio Balzi gode del soprannome ‘il sindaco dei profughi’ ed in effetti in questo ambito la differenza l’ha fatta eccome, tanto che il suo modello è diventato esempio nazionale apprezzato perfino dal Papa.Al secondo mandato continua nell'impegno di accoglienza e riflessione sul fenomeno migratorio. online
Stanislao Di Piazza, è Sottosegretario di Stato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel Governo Conte II. Nel 1990 venne eletto consigliere comunale a Palermo con la Democrazia Cristiana. Aderisce al Movimento 5 Stelle nel 2017, l’anno successivo viene eletto senatore. Dal 2015 è referente per il Sud Italia di Etica Sgr – Gruppo Banca etica, dopo essere stato per molti anni direttore della filiale di Palermo.
Annamaria Aisha Tiozzo, è una professionista musulmana italiana attiva nel campo delle strategie di esportazione e nell’impatto delle prescrizioni religiose islamiche sui mercati (in particolare, ma non limitatamente, con riferimento ai paesi del sud-est asiatico e del Golfo) Fondatrice (prima donna nel settore) del centro di certificazione halal italiano WHAD World Halal Development noto anche come HALAL ROMA. Pur certificando anche alimenti, mangimi e il segmento carne, WHAD ha una particolare competenza nel campo della cosmesi e dei prodotti chimici halal, che ha spinto l’azienda a essere scelta dalla più grande fiera internazionale di bellezza (COSMOPROF) per creare e guidare il primo padiglione mondiale su cosmetica halal e spa Muslim friendly Sostenitore e sponsor di associazioni giovanili e femminili musulmane in Italia (ad esempio GMI giovani musulmani d’Italia), WHAD è anche attiva nel dialogo interreligioso attraverso conferenze e show cooking (“le cucine del libro” dedicato alle prescrizioni alimentari delle 3 religioni del Libro).
Francesco Petrelli, dal 1992 lavora nelle ONG. Si è specializzato nella realizzazione di attività di educazione e formazione rivolte a studenti, insegnanti, operatori dell’associazionismo e nelle campagne di informazione e sensibilizzazione sui temi dello sviluppo. Dal 2013 è Portavoce della Piattaforma Nazionale CONCORD Italia che fa parte della Confederazione delle ONG Europee CONCORD Europa. Ha svolto e svolge docenze in alcuni corsi e master dell’Università “La Sapienza” e Roma Tre, dell’Università Statale di Milano e presso l’Istituto ISPI di Milano. Ha collaborato come coautore ad alcune pubblicazioni sui temi dello sviluppo e dell’Educazione alla Cittadinanza Globale.
Maurizio Del Bufalo, presidente Associazione Cinema e diritti – Coordinatore generale del Festival. “Cinema e Diritti” è un’associazione senza scopi di lucro costituita con l’obiettivo di far conoscere nel Sud Italia e nei Sud del Mondo il “Cinema dei Diritti Umani” per promuovere la cultura dei diritti universali attraverso le immagini di film e documentari che raccontano le condizioni di vita di persone e popoli che percorrono il difficile cammino della democrazia e dell’eguaglianza e offrono esempi di resistenze umane agli abusi e alle violazioni quotidiane perpetrate da istituzioni e da organizzazioni. In tal senso, dal 2008, “Cinema e Diritti” organizza, coordina e promuove il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Ad ispirare questa scelta è stato l’esempio dell’America Latina dove il “Cine de Derechos Humanos” ha raggiunto importanti consensi grazie alla tradizione di lotta. Dal 2009, grazie all’impegno di “Cinema e Diritti” e del Festival, appartiene allo Human Rights Film Festival Network (HRFN), organismo coordinato da Amnesty International che ha sede ad Amsterdam (Olanda). online
Corridoio Verde: sviluppo economico.
21 Settembre 2020 ore 10:30 @Villaggio della pace
Affermazione della dignità di principi comuni nell’ambito del lavoro.
La tavola rotonda affronta il legame tra lo sviluppo economico e il rispetto dei diritti e della dignità del lavoratore. Al centro del dibattito la necessità di regole comuni internazionali per assicurare pari dignità nell’ambito del lavoro e contrastare lo sfruttamento ed il lavoro non contrattualizzato.
Temi trattati: Lavoro dignitoso, diritti dei lavoratori e sviluppo economico, contrasto allo sfruttamento lavorativo, dialogo interreligioso in ambito lavorativo
Partecipanti: all’incontro, moderato dalla giornalista Kristin Engvig, hanno partecipato l’Imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini (Vice Presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana, consigliere del Ministero dell'Interno nella Consulta per l'Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l'educazione e la cultura in Occidente), l’imprenditore nel settore dolciario e agrario Claudio Papa, l’esperto di cooperazione internazionale e progettista Marco Casavecchia e il rappresentante di Amnesty International Claudio Nicosia (referente del settore educazione e formazione).
A rappresentare le nuove generazioni al tavolo tra gli altri Larisa, una giovane esponente del mondo del volontariato. Dopo un breve giro iniziale di presentazione dei partecipanti, il confronto è iniziato interrogandosi sul rapporto che sussiste tra lo sviluppo economico e i diritti dei lavoratori. In un mondo del lavoro che è sempre più internazionalizzato a livello di commercio e investimenti, e in cui molte filiere produttive legano paesi in via di sviluppo e paesi ricchi, si distribuiscono molti lavoratori migranti. Spesso accade che le filiere internazionali siano scarsamente regolamentate e che molti lavoratori migranti vengano sfruttati.
La normativa in vigore, a livello sia nazionale che internazionale, è effettivamente sufficiente a garantire e tutelare il rispetto dei diritti umani fondamentali? L’Imam Pallavicini, in risposta, pone l’accento sull’importanza di declinare il dialogo interreligioso nel mondo del lavoro. Citando un seminario organizzato dall’ILO a cui aveva recentemente partecipato su “Lavoro, imprenditorialità e dialogo interreligioso”, si sofferma sulla necessità di riuscire a collegare il rispetto del pluralismo e delle differenze, ai rapporti nel settore commerciale e nel mondo del lavoro (tra imprenditori, lavoratori, clienti e fornitori). Inoltre, invita ad interrogarsi su quali siano i criteri dello sviluppo, sottolineando la differenza tra valori umani e valori “commerciali”.Sul ruolo delle istituzioni in merito alle azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo (es. caporalato in agricoltura) emergono posizioni differenti tra i partecipanti al tavolo. Da un lato, la categoria imprenditoriale sottolinea l’importanza di una valorizzazione delle filiere etiche (in agricoltura come in altri settori) da incentivare con strumenti di “premialità” per le aziende virtuose. Dall’altro, Claudio (Amnesty International Italia) , afferma che la risposta dei governi debba essere basata principalmente sull’assicurare il rispetto delle leggi a tutela dei diritti dei lavoratori.Un altro compito chiave delle istituzioni, che può essere assolto soltanto previo dialogo e collaborazione tra i vari attori coinvolti nello sviluppo (come la società civile e le imprese) è quello di ripensare e dare alternative ai sistemi economici legati a pratiche di sfruttamento, garantendo, allo stesso tempo, sviluppo economico e sociale.
Claudio Nicosia, Amnesty International Italia- Ufficio Educazione e formazione.Carlo Crescenzi, presidente Social Change School. La Social Change School è Leader nel mondo per la formazione manageriale al Nonprofit. Madrid, Roma, Milano, Glasgow, Kampala. Dal 1997 ha formato circa 1300 professionisti, con 100.000 ore di formazione ed un elevatissimo tasso di occupazione per i suoi diplomati entro un anno dal Diploma. Social Change School è una istituzione/ecosistema con headquarter a Madrid e con partenariati worldwide.
Imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini è Vice Presidente e imam della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana. È l'imam della Moschea al-Wahid di Milano in via Meda. Dal 2006 è consigliere del Ministero dell'Interno nella Consulta per l'Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l 'educazione e la cultura in Occidente.Marco Casavecchia è un Associato CIPD di alto livello, orientato ai risultati, Assistente Sociale Qualificato Professionale, Manager di Servizi Sanitari qualificato Master. Specialista in salvaguardia dei bambini, specialista in norme alimentari e professionista della gestione con oltre 30 anni di esperienza internazionale di successo in settori quali la beneficenza, la gestione dei servizi sanitari e sociali, la consulenza, la produzione, l'aiuto umanitario, la gestione dei disastri, in 4 continenti e 30 paesi.
Marie Terese Mukamitsindo, presidente della Cooperativa Karibu, con competenze specifiche nel campo dell’assistenza e dei servizi sociali, della comunicazione e della gestione di progetti complessi ha maturato una pluriennale esperienza nel coordinamento, nella programmazione e nella progettazione di interventi per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti richiedenti e titolari di protezione internazionale, delle categorie portatrici di vulnerabilità specifica (minori non accompagnati, donne sole e donne vittime di tratta, anziani, disabili fisici e psichici), ha collaborato con Enti pubblici per la gestione dei servizi relativi al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e per la gestione dei Centri di Accoglienza Straordinaria afferenti alla Prefettura sul territorio della provincia di Latina. A Mukamitsindo è stata conferita del Premio Palma d’oro per la Pace presso la città di Assisi. online
Politica,l’arte di governare: educazione istituzionale.
21 Settembre 2020 ore 10:30 @Villaggio della pace
Sviluppo di una educazione civica/economica comune internazionale.
La tavola rotonda promuove lo studio dei ruoli delle istituzioni per comprenderne azioni e decisioni al fine di pensare ad una organizzazione del contesto educativo in modo tale da favorire l'autonomia dei singoli e incoraggiare il confronto con la collettività. Si inviteranno i giovani ad abbracciare la dichiarazione universale dei diritti umani, diventarne ambasciatori e attori principali nella divulgazione e nella messa in atto.
Temi trattati: Mediterraneo: tra ambiente e migrazione – La pace come processo e pratica quotidiana – Violenza giovanile – Questione di genere.
Partecipanti: la moderatrice è la giornalista Lucilla Rogai, Lucia Abbinante, Direttrice Generale Agenzia Giovani – Consulta Giovani Vaticana – Adriano De Nardis, Croce Rossa Italiana, Enzo Bianco, ANCI. Il tavolo si apre con un invito ai giovani ad abbracciare e condividere la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, quale forma di condivisione e punto di partenza per il raggiungimento della pace. Questi obiettivi, pur restando lontani dalle istituzioni locali, sono di massima centralità.
Per questo motivo l’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) attraverso Enzo Bianco invita i giovani a promuovere e far conoscere tutti i punti fondamentali di questa carta.Per pace tuttavia non si intende solo limitazione o assenza di conflitti armati, ma anche lotta alle discriminazioni e alla povertà che molto spesso sono cause di guerre intestine nella società. ANCI, in questo senso -racconta Bianco-, si è impegnata nel raccogliere firme a favore di una reintroduzione dell’educazione civica all’interno delle scuole credendo fortemente in una rieducazione civica come mezzo per proporre pace e convivenza tra cittadini.Inoltre, la stessa associazione si è impegnata per portare al centro del dibattito la tematica del mediterraneo all’interno dello scenario internazionale e più in particolare a livello europeo. In questo contesto il mediterraneo è sempre più centrale sia sotto il punto di vista ambientale (seppur di limitate dimensioni, risulta un mare molto inquinato) e sia sotto il profilo umano (basti pensare alle migrazioni). È centrale, inoltre, se si incrociano questi due grandi temi (ambiente e migrazioni) e di come il primo sia di fatto motivo sempre più scatenante del secondo.Sul tema migratorio, per Enzo Bianco la cancellazione del trattato di Dublino è un passo in avanti, non tanto in tema di numero di migranti, ma perché sposta la responsabilità delle migrazioni da un livello più nazionale ad uno sovranazionale come quello europeo.Rispetto alla tematica strettamente legata ai giovani, Lucia Abbinante , Direttrice Generale dell’Agenzia Giovani, -un organo del governo italiano che si occupa di tradurre i progetti europei a livello nazionale, come ad esempio il progetto Erasmus + e promozione della cittadinanza europea) mette al centro la partecipazione giovanile all’interno delle pratiche per creare coesione tra i giovani. Un ruolo fondamentale lo giocano proprio quei progetti che hanno l’obiettivo di creare buone pratiche di politiche volte all’inclusione giovanile.Naturalmente, le difficoltà di attuazione di questi progetti resta uno dei nodi fondamentali. Oggi è sempre più difficile coinvolgere le giovani generazioni soprattutto in questa epoca nella quale la marginalizzazione è molto presente all’interno della società. Per questo motivo l’agenzia sta tentando di creare programmi strutturali che mettano al centro la mobilità giovanile come ad esempio l’Erasmus + che da la possibilità ai giovani di viaggiare, conoscere e fare nuove esperienze. Questo da la possibilità di creare quella cittadinanza europea che mira ad abbattere le barriere insite all’interno delle comunità.A questo argomento si è collegata la Consulta Giovanile Vaticana che ha posto l’enfasi sulla crisi culturale della nostra società. All’interno dell’intervento di particolare importanza è il riportare al centro alcuni valori che la vita di oggi tende a mettere a lato come: la solidarietà, la pace, il rispetto e il dialogo.Sulla stessa lunghezza d’onda è stato l’intervento di Adriano De Nardis, Croce Rossa Italiana. Anche in questo caso, l’importanza di un’impalcatura valoriale, propria della CRI, potrebbe portare dei buoni esempi di costruzione della pace e di una società migliore. La CRI in questo senso è una delle tante realtà in grado di tradurre i principi valoriali in azioni concrete all’interno dell’universo giovanile. Considerando la mission della CRI, negli ultimi anni la stessa ha messo in campo varie iniziative di Educazione alla pace. Mettendo al centro il tema della guerra e della migrazione, si sono coinvolti numerosi giovani all’interno del progetto ‘Youth on the Run’ che mira alla sensibilizzazione al peace keeping e peace building tramite giochi di ruolo. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di educare i giovani alla pace e alla diffusione di tali valori all’interno delle comunità di appartenenza.Centrali inoltre sono i temi della cultura, musica, danza che teatro fanno parte di quelle attività che aiutano e supportano il dialogo all’interno delle giovani generazioni. Per questo motivo l’Agenzia Giovani, ha sottolineato di come i giovani oggi abbiano bisogno di spazi, siano essi fisici che ideali. Questi spazi offrirebbero, se ben sfruttati, nuove opportunità di dialogo in un momento storico nel quale lo stesso è messo a repentaglio dall’assenza di qualsiasi forma di confronto. Per realizzare ciò sono state aperte diverse conversazioni con le istituzioni, spesso tendenti a non considerare le giovani generazioni in tutto il loro potenziale, affinché trovino dei punti di incontro e capiscano il linguaggio giovanile. La promozione del dialogo attraverso i social network, podcast e lo sviluppo di nuove forme di dialogo a ‘misura di giovane’.Un altro tema emerso al tavolo è quello della violenza all’interno della società e più in particolare all’interno del panorama giovanile italiano e internazionale.Come riporta il rappresentante della Croce Rossa Italiana, nei fatti di Colleferro si è molto parlato dello sport e in maniera più specifica delle arti marziali. Lo sport come le attività culturali sono momenti educativi durante i quali quegli asset valoriali vengono di fatto esaltati. L’importanza, anche in questo caso, di portare i giovani all’interno di ‘comunità sane’ e allontanarli dalle realtà violente è uno degli obiettivi che si devono portare a termine. La violenza molto spesso si genera in ambienti nei quali le dispute tra comunità, famiglia e amici si risolvono soltanto con metodi violenti. Bisogna promuovere e far conoscere le buone pratiche dove la violenza non gioca alcun ruolo.Ultimo tema è quello relativo alla questione di genere. Molto spesso, come vediamo anche dalla cronaca all’interno dei media, al di la della violenza generalizzata verso le donne che resta di fatto un problema da estirpare, molto importante è la questione delle donne all’interno degli ambienti decisionali. Ad esempio, in questo ultimo periodo, secondo la rappresentanza della Consulta Giovanile Vaticana, all’interno dello Stato del Vaticano le donne, pur non ricoprendo cariche religiose, stanno assumendo sempre più posizioni a livello amministrativo.Tuttavia, resta vivo il problema della violenza di genere e l’assenza di politiche di educazione alla non-violenza. Per questo motivo bisognerebbe guardare di più all’interno delle scuole che sono oggi prive di tali politiche.
Cosimo Durante, presidente del GAL Terra d’Arneo, consigliere della Camera di Commercio Italo-Ellenica di Atene. Attiva dal 1952, con sede ad Atene, la CCIE promuove concretCamente politiche di scambi commerciali tra l’Italia e la Grecia. Legalmente riconosciuta anche dal Governo della Repubblica Ellenica, agevola le attività commerciali di società internazionale e PMI associate (oltre 650) offrendo loro un’ampia disponibilità di servizi adeguati alle esigenze e alle dimensioni dei rispettivi business. Al fine di creare una effettiva rete tra pubblico e privato, stimolando la crescita dell’economia di entrambi i Paesi, la CCIE ha stretto negli anni numerose collaborazioni con Regioni, altre Camere di Commercio, Associazioni di categoria, Consorzi, Cooperative, Reti di imprese, Distretti, Banche, Dicasteri economici e di sviluppo del territorio, organismi internazionali.
Adriano De Nardis, Croce Rossa Italiana Presidente Regionale Lazio . Gli Obiettivi strategici 2020 della Croce Rossa Italiana sono basati sull’analisi delle necessità e delle vulnerabilità delle comunità che quotidianamente serviamo e sono ispirati ai nostri Principi Fondamentali e Valori Umanitari. Essi identificano le priorità umanitarie dell’Associazione, a tutti i livelli, e riflettono l’impegno di soci, volontari ed operatori CRI a prevenire e alleviare la sofferenza umana, contribuire al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.Formulati in linea con la Strategia 2020 della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, essi forniscono il quadro strategico di riferimento che guiderà l’azione della Croce Rossa Italiana verso il 2020.L’adozione dei sei Obiettivi Strategici 2020 si inserisce nell’ambito del processo di costruzione di una Società Nazionale più forte.
Fiorella Farinelli, è una sindacalista, politica e saggista italiana, esperta di formazione e didattica. Assessore alle politiche delle Risorse Umane (1994-95) e alle Politiche scolastiche e formative (1995-2001) del Comune di Roma nelle due giunte guidate da Francesco Rutelli. Tra le sue realizzazioni: l'introduzione dell'orario continuato negli uffici comunali e una maggiore integrazione scolastica e multiculturale; promuove, inoltre, la costituzione di Roma Multiservizi, con lo scopo di garantire la massima efficacia nei servizi di igiene e piccola manutenzione nelle scuole comunali, materne e elementari, assorbendo 537 lavoratori socialmente utili già operanti nel settore. Attualmente (2017), fa parte del consiglio di amministrazione di Biblioteche di Roma.
Enzo Bianco, ANCI. Avvocato e politico italiano, sindaco di Catania per quattro mandati non consecutivi e sindaco metropolitano della sua città dal 2016 al 2018. Dapprima deputato e in seguito senatore, è stato anche ministro dell'Interno nei governi D'Alema II e Amato II. online
Lucia Abbinante, Direttrice Generale Agenzia Giovani. Esperta di partecipazione giovanile, media education e innovazione sociale, ha collaborato sin da giovanissima alla fondazione e al coordinamento di reti sociali per lo sviluppo locale e la promozione dei diritti umani. Tra queste Radio Kreattiva, la prima web radio antimafia partecipata dagli studenti e dalle studentesse; Sarai, il primo network istituzionale di digital radio dei giovani promosso dall'Autorità Garante Infanzia e Adolescenza; il Network Indifesa di Terre des Hommes Italia contro la discriminazione e la violenza di genere. Ha curato, inoltre, la pubblicazione del Citizen Rights Toolkit di European Alternatives, per l'attivazione degli studenti di 10 paesi europei sui temi della cittadinanza e dei diritti umani in Europa. Ha collaborato con Save the Children Italia a "Fuoriclasse" , un programma per il benessere e l'innovazione a scuola, e come referente locale del Movimento Giovani "Sottosopra". Ha lavorato a numerosi progetti di rigenerazione culturale delle periferie e svolto docenze in comunicazione e progettazione sociale.
Giovanni Caudo, professore di progettazione urbanistica e ex assessore nella giunta di Ignazio Marino. Presidente Municipio III Roma.
Elena Vitella, studentessa Assessora a Pace, immigrazione e accoglienza e Politiche giovanili del Comune di Santorso. – online
Roberto Baitelli, dal 1976 è formatore nella tecnica di Meditazione Trascendentale per lo sviluppo del potenziale umano e la riduzione dello stress per gli individui, nelle aziende e nelle scuole. Dal 1980 in Italia e all'estero studia come l'applicazione di programmi per la riduzione dello stress collettivo influenzi positivamente a tutti i livelli la qualità della vita di una nazione.
Corridoi Umanitari: rigenerazione urbana.
21 Settembre 2020 ore 10:30 @Villaggio della pace
Cambiamento del sistema ambientale ed urbano.
La tavola rotonda tratta l’innovazione urbanistica in chiave sociale, come mezzo di socializzazione tra gli abitanti dei quartieri e connessione ed inclusione di tutte le esigenze cittadine. Saranno discusse nuove forme di abitazione e rivalutazione di spazi urbani.
Temi trattati: corridoi umanitari, migrazioni e come gestirle, accoglienza e inclusione, rigenerazione urbana.
Partecipanti: Silvana Monti Pacifici – Licia Bevilacqua – Oliviero FortiIl tavolo, moderato dalla giornalista Silvana Monti Pacifici, ha ospitato la Licia Bevilacqua (Dirigente scolastico ed esperta di dialogo interreligioso e di cultura ebraica) e il Oliviero Forti (Responsabile per le politiche migratorie e la protezione internazionale di Caritas Italiana). Presenti anche alcuni studenti romani.Dopo una breve presentazione degli ospiti e dei partecipanti, il dibattito si è aperto sui corridoi umanitari. Oliviero Forti ha esordito con una interessante panoramica sulla nascita della locuzione ‘corridoio umanitario’ – coniata in Italia a seguito di un Protocollo di Intesa del 2015, siglato di concerto dalla Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese – per poi entrare nel vivo della discussione, sottolineando come, a oggi, ci sia un enorme bisogno di implementare i corridoi umanitari per dare la possibilità ai migranti di arrivare in maniera sicura e legale ed evitare vere e proprie mattanze, tanto di coloro che fuggono da zone di conflitto (rifugiati), quanto dei cosiddetti migranti economici, che scappano da situazioni economiche precarie, in cerca di un lavoro. Il programma, che trasforma la migrazione irregolare in un programma regolare e che dovrebbe essere portato avanti insieme ai governi, non sta avendo molto successo, poiché come ha precisato il Dott. Forti, a fronte di 70 milioni di rifugiati, coloro che sono stati inclusi nel corridoi non arrivano nemmeno a tremila. A confermare la situazione precaria in fatto di migrazione è intervenuta anche la Dott.ssa Bevilacqua, che ha riportato l’esperienza calabrese, parlando non solo delle difficoltà di gestione degli arrivi e degli sbarchi, ma anche e soprattutto di quelle di inserimento dei migranti nella società. Secondo la dirigente scolastica, impegnata da anni in attività pedagogiche e di inclusione, la scuola è fondamentale quando si parla di accoglienza, poiché quando questa accoglie il migrante, ogni tipo di categorizzazione viene abbattuta e resta in piedi solo il concetto di persona. Nella scuola, secondo la Dott.ssa Bevilacqua ci sono tre grandi sfide da superare: il processo migratorio (che ha un inizio e una fine e quest’ultima dovrebbe coincidere con il paese d’arrivo, anche se, nella maggior parte dei casi, non è così), un approccio empatico verso il migrante (abbattere quindi tutti i pregiudizi per facilitare l’integrazione) e le difficoltà di gestione legate all’inserimento del migrante nelle classi (difficoltà che aumentano quando il minore non è accompagnato).La discussione sui corridoi umanitari si è conclusa con una constatazione condivisa dagli ospiti che, di fatto, diventa necessità: la mancanza di volontà da parte della politica, nazionale e sovranazionale. I governi devono fare di più per garantire assistenza e protezione a chi si trova in una situazione di pericolo.L’ultima parte dell’incontro si è concentrata sul tema della rigenerazione urbana che si ricollega alle migrazioni perché, molto spesso, ci si chiede se i sistemi architettonici e ambientali siano preparati o meno ad accogliere il migrante. Gli ospiti convengono sul fatto che oggi è complicato parlare di coabitazione nelle nostre città, poiché queste non sono state pensate a questo scopo. Ma la soluzione la si potrebbe trovare nel ripensamento delle stesse, attraverso delle politiche sociali più inclusive: con un’urbanistica più inclusiva e finalizzata alla valorizzazione urbana si dovrebbe, per esempio, evitare la trasformazione delle periferie in aree fatiscenti e pericolose o cercare di sviluppare al meglio quelle zone in passato caratterizzate da fenomeni di edilizia abusiva poi sanata, in vista anche di un possibile scenario futuro che sembrerebbe volgere verso una stabilizzazione delle migrazioni. Infatti, come ha sottolineato il Dott. Forti citando l’ultimo Rapporto Scenari Immobiliari, pare che sempre più migranti acquistino un’abitazione o siano intenzionati a farlo.L’ultima questione trattata è legata alla possibilità di utilizzare le famiglie dei migranti per ripopolare i borghi disabitati, soluzione assolutamente rigettata dagli ospiti e dai partecipanti al workshop poiché, oltre ad essere un falso tema, si rivelerebbe un’arma a doppio, provocando una auto-ghettizzazione o peggio, una ghettizzazione pilotata, manchevole di inclusione e integrazione dei migranti.Un esperimento interessante, al contrario, è quello che parte dalla triade scuola-migranti-comunità, dove i figli dei migranti aiutano le scuole a ripopolarsi e la comunità, a sua volta, aiuta le famiglie a trovare lavoro e a integrarsi al meglio. Una sorta di circolo virtuoso che gioverebbe a tutti gli attori del processo, senza distinzioni, né barriere.
Piero Fassino, presidente e della III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI) dal 29 luglio 2020.Già ministro del commercio con l'estero dal 1998 al 2000 e ministro di grazia e giustizia dal 2000 al 2001, è stato segretario nazionale dei Democratici di Sinistra dal 16 novembre 2001 al 14 ottobre 2007. Il 6 novembre 2007 è stato nominato Inviato dell'Unione europea in Birmania da Javier Solana, Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea.[1] Dal maggio 2011 al giugno 2016 è stato sindaco di Torino. Da luglio 2013 a ottobre 2016 è stato presidente dell'ANCI.
Luisa Morgantini, fortemente impegnata per la pace e il riconoscimento di giustizia, diritti e libertà in Palestina ha fondato ed è attualmente presidente dell'associazione AssoPacePalestina. Già vice presidente Parlamento Europeo è tra le fondatrici della rete internazionale delle Donne in nero contro la guerra e la violenza è, inoltre, nel coordinamento nazionale dell'Associazione per la pace, un movimento per la non violenza e la pace. Ha ricevuto il premio per la pace delle donne in nero israeliane e il premio Colombe d'Oro per la Pace di Archivio disarmo, è tra le 1000 donne nel mondo che sono state candidate al Premio Nobel per la pace.
Dino Angelaccio, presidente progetto ITRIA – Itinerari turistico-religiosi interculturali ed accessibili. Esperto di percorsi di progettazione partecipata, ha coordinato numerosi laboratori di urbanità permanente (all’interno dei quali cittadini di ogni età vengono chiamati a trasformare creativamente tempi e spazi della propria vita) e laboratori di progettazione partecipata e consapevole. membro di numerose commissioni e gruppi di lavoro nazionali sull’accessibilità, è giornalista pubblicista e firma articoli su quotidiani, libri e riviste specializzate che affrontano tutte le tematiche che fanno parte della filiera dell’accessibilità universale.
Licia Bevilacqua, Dirigente scolastico con esperienza ultradecennale e una intensa attività di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, anche in collaborazione con le università. Ha contribuito alla redazione dei manuali di preparazione ai concorsi per dirigente scolastico 2017 e per docenti 2020 per le edizioni Guerini e associati. Attualmente è in posizione di comando presso il Ministero dell'istruzione a supporto dell'autonomia scolastica. Impegnata nel dialogo interreligioso e nella conoscenza e diffusione della cultura ebraica nelle scuole.
Anna Zambrano, Laureata in architettura ha lavorato come esperto in infrastrutture e gestione urbana presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – MAECI, dove per 25 anni si è occupata di tematiche urbane: slum upgrading, valorizzazione dei centri storici, sviluppo di infrastrutture sanitarie per il superamento dei conflitti socio-economici conseguenza e causa di squilibri territoriali. È stata direttore dell’ufficio di cooperazione italiana di Belgrado con competenze sul Kosovo e sul Montenegro dal 2006 al 2010.Ha coordinato il Team di esperti dell’EU per il programma PEARS, rivolto al post-terremoto di Haiti (2011) È stata Coordinatore presso la Rappresentanza Permanente l’Italia presso il Consiglio dell’Unione Europea delle tematiche di cooperazione (luglio – dicembre 2014).Oggi è volontaria dell’ONLUS Seniores Italia Lazio e si occupo di bandi europei Erasmus plus
Paolo Slovacchia, Vice President Human Capital Development UniCredit. Le principali 5 regole che guidano il suo agire manageriale sono:
1. l’impegno nel ricercare sempre le soluzioni migliori e non fermarsi a quelle più facili o meno rischiose;
2. valutare sempre i riflessi delle decisioni da intraprendere su tutti gli stakeholder, trovare quelle che aggiungono valore senza penalizzare gli interessi di una parte di loro;
3. ambire a conseguire sempre risultati oltre le aspettative, lavorando con passione e tenacia per cogliere nuove opportunità;
4. creare un positivo clima lavorativo e mettere le persone nelle migliori condizioni perché diano il loro massimo (team management ed engagement), promuovendo l’ascolto dei bisogni e delle aspirazioni, il riconoscimento dei meriti, il prendersi cura del loro benessere (take care), scoprire e sviluppare il talento delle persone;
5. mirare a risultati sostenibili nel tempo piuttosto che a quelli di breve respiro; ambire al miglioramento continuo ricercando sempre nuovi traguardi.
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AI GIOVANI
AI DIRIGENTI SCOLASTICI
ITRIA
FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II
CESPI
EX CARTIERA LATINA
MIU
Tony Nader
ALLE ISTITUZIONI
A TUTTI COLORO CHE HANNO RESO POSSIBILE QUESTA AVVENTURA
Un progetto di
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